Il Centro Sportivo Italiano esprime profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, avvenuta questa mattina alle 7:35 a Santa Marta, nel giorno del Lunedì dell’Angelo. Un momento dal forte valore simbolico, che richiama la speranza della Resurrezione, cuore del messaggio cristiano che ha sempre guidato il suo pontificato.
Papa Francesco è stato per il CSI una guida spirituale, un riferimento costante e un esempio di vicinanza ai giovani, alle periferie e a chi vive lo sport come missione educativa e sociale. Il suo pontificato ha lasciato un’impronta profonda nell’anima dell’associazione, che ne ha raccolto l’invito a “fare rete”, costruire comunità, vivere lo sport con spirito di servizio e solidarietà.
Viene ricordato con affetto e immensa gratitudine per il suo impegno instancabile verso i più fragili, per le sue parole chiare e forti a favore dell’inclusione e della dignità di ogni persona.
Le sue riflessioni sullo “spirito di squadra”, sulla fraternità e sull’importanza del “gioco di squadra” come stile di vita, hanno ispirato l’azione quotidiana del CSI in ogni angolo d’Italia. Papa Francesco è stato definito da molti “atleta dello Spirito”, capace di correre incontro all’altro, di farsi prossimo, di accompagnare con dolcezza e fermezza soprattutto chi è ai margini.
Con la sua testimonianza ha trasmesso una visione di Chiesa aperta, solidale, accogliente, in piena sintonia con il carisma di San Francesco d’Assisi. Le sue aperture verso le marginalità, la sua attenzione ai giovani e la sua capacità di parlare con il cuore rimarranno per sempre nella memoria del mondo sportivo e del CSI.
Le sue ultime parole, “Pregate per me”, restano oggi come un invito alla preghiera e al ricordo.
Il CSI lo ricorda con commozione e gratitudine, e si unisce alla Chiesa universale nella preghiera, certi che il suo esempio continuerà a illuminare il cammino di tanti educatori, dirigenti e volontari che ogni giorno scelgono lo sport come strumento di bene.